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Io sto con Goldrake (cosa sta succedendo a Lodi ??)



Mi tocca.

Mi tocca entrare nel merito di una situazione che riguarda la “politica”, in questo caso con “p” minuscola.

Non mi piace parlare di politica pubblicamente e mi ero ripromesso di non farlo qui dentro.

Ma mi tocca.

Prima di tutto perché la vicenda in questione riguarda la città in cui vivo, Lodi.

E poi perché è giusto che nel mio piccolo cerchi di fare chiarezza su una situazione al limite del paradossale e del ridicolo, se non fosse che di mezzo ci siano dei bambini e con loro il NOSTRO futuro.

Di che si tratta ?


Forse già lo sai, visto il polverone mediatico che è stato alzato.

Da qualche mese la giunta comunale di Lodi è guidata dalla Lega, la nostra sindachessa è Sara Casanova.


Sara Casanova, sindaco leghista di Lodi

In tutta Italia, isole comprese, per accedere a molte “prestazioni” erogate dai servizi comunali, in particolare quelli che riguardano le scuole, e in particolare scuolabus e mensa, è necessario presentare il cosiddetto modello ISEE che è un modulo di autocertificazione.

Questo modello determina la fascia di reddito del gruppo famigliare e di conseguenza quanto dovrà pagare la famiglia per accedere ai diversi servizi.

Fino a “ieri” per tutte le famiglie residenti in tutti i comuni italiani, siano esse italiane, straniere, UE, extra UE, terrestri ed extraterrestri, era sufficiente presentare questo benedetto modulo – in autocertificazione ribadisco – per usufruire dei servizi di cui sopra.


Fino a “ieri”.


Certo, perché secondo una delibera della nostra illuminata sindachessa i cittadini extra UE – solo gli extra UE, ben inteso, ‘chè francesi, tedeschi, spagnoli ne sono esentati… e mi deve spiegare il perché… - sono tenuti a presentare altri documenti che certificano che ANCHE nei paesi di provenienza non posseggano né case, nè terreni, né auto, né pennarelli, né cingomme.

Questi documenti sono spesso impossibili da recuperare – in certi paesi manca ad esempio un catasto… - e anche quando sono recuperabili comportano spese, in tempo e in denaro, da parte della famiglia richiedente, spesso superiori ai benefici ottenibili con una riduzione delle tariffe.


Se questa non è discriminazione, ditemi che cos’è ?!


Questa assurda presa di posizione è ancora più assurda perché Lodi è un caso isolato - insieme ad altri due o tre paeselli della bergamasca - nel contesto nazionale.


Ma soprattutto quello che personalmente mi fa incazzare, sì perché mi fa INCAZZARE, è che colpisce i bambini, tutti i bambini, anche gli italiani ariani di pelle bianca: provate a spiegare a vostro figlio perché dall'oggi al domani il suo amico Ahmed non mangia più con lui in mensa ? Perché non possono più giocare, urlare, fraternizzare in uno dei contesti sociali più comuni, cioè durante il pranzo ? Perché lui e gli altri “italianidipellebiancaariana” rimangono a scuola durante la pausa pranzo, mentre gli altri, i paria, se ne tornano a casa, per poi tornare nel pomeriggio o se ne vanno a mangiare la “schiscetta” isolati dagli altri ?


Non c’è che dire, un bell'esperimento di ghetto infantile !


Senza contare che molte famiglie extra UE si trovano in grossa difficoltà anche per il servizio di autobus: spesso entrambi i genitori lavorano e la famiglia ha impostato i propri ritmi giornalieri anche grazie a questo prezioso servizio.

Molte di queste famiglie, non riuscendo per i motivi di cui sopra, a presentare i documenti esatti dalla nostra sindachessa rientrerebbe in fascia di reddito massima… ma, di fatto, non sono in grado di pagare quanto richiesto.


Fortunatamente questa delibera ha sollevato parecchie polemiche. E non solo da parte dei diretti interessati o dei partiti di opposizione.

Il nostro vescovo si è espresso in maniera chiara e forte, molte associazioni cattoliche e di volontariato, tantissimi genitori di bambiniitalianidipellebianca, addirittura il Lion e tanti professionisti – notai, avvocati, dirigenti di banca, che proprio di sinistra non sono… - si sono mossi contro questa assurda presa di posizione leghista.

Si stanno raccogliendo fondi per aiutare queste famiglie e per fortuna la campagna sta andando molto bene.


Qui non si tratta di italiani, non italiani, UE, non UE, pelle chiara, pelle scura, pelle così così.

Qui si tratta di decidere se è giusto alzare muri e barriere laddove per anni si è lavorato per favorire l’integrazione, che parte prima di tutto dai bambini, in particolare nel luogo dove TUTTI i bambini si incontrano, cioè a scuola !


Ma forse la domanda che tutti dobbiamo farci è più a monte: la vogliano o no l’integrazione ?

Ci fa schifo “mischiarci” con tutti questi “negri” (o marroncini, o gialli, o scuretti) ?

Li vogliamo rimandare tutti a casa ?


Meditate gente, meditate…


E tu, con chi stai ?

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