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Immagine del redattore:  CET CET

Numeri del lotto? No, mai giocato in vita mia!

Sono i km fatti in bici e in moto nei tre giorni di festa/ferie pontificate dal 02.06 al 04.06.

Tre giorni che mi sono davvero goduto alla grande: come al solito, senza fare “grandi cose”, ma sfruttando l’occasione ghiottissima per ampliare un po’ gli orizzonti.

Parto dal primo giorno, il 02.06, festa della Repubblica.

Come sempre nel caso delle festività, sono a casa da solo con i bimbi e colgo l’occasione per portare la piccola Matilde di 7 anni a fare un giro in MTB un po’ diverso dal solito, incrementando un po’ sia le difficoltà che la distanza.

Matilde come sempre è entusiasta e chiede di battere il vecchio “record” di quasi 18km, arrivando almeno a 20...

Le propongo un assaggio di “single track” un po’ tecnico, in mezzo al boschetto lungo l’Adda: nonostante le difficoltà non banali per una bambina della sua età si comporta alla grande, riuscendo a gestire la situazione con il solito ottimismo!

Nel single track "Vietnam" fino al ponticello crollato!
Ultime fatiche sul pistino da cross!

Mi sono davvero commosso, la mia bimba è proprio speciale e nonostante la spossatezza degli ultimi km non vede l’ora di ripetere l’esperienza!

Siamo tornati a casa euforici, il papà fiero come non mai e Mati consapevole di aver completato una bella impresa. Brava brava!!

Il giorno successivo ho la mattina completamente “libera”: i figli a scuola e la moglie a lavoro.

Aiutato dal fido Komoot imposto un bel “lungo” per la BDC, sfiorando i 100km: da quanto tempo non vedevo le 3 cifre??? Una vita...

Devo dire che avevo un po’ il timore di arrivare a casa stremato, visti anche i miei acciacchi a collo e schiena... ma dovevo provarci!

Parto con molta calma e con un debole ma decisivo vento a favore arrivo sulle rive del Po ancora molto fresco. Il paesaggio è incantevole e regna un silenzio e una calma quasi surreale. Mi godo con tutti i sensi il momento mangiucchiando una barretta.

Pace sul Po!
Nel cuore degli States? No, Orio Litta!!

Riparto di slancio e mi ritrovo con un po’ di vento contro e l’asfalto che si fa bruttino: patisco un pochino mentre le temperature cominciano a salire e a farsi quasi fastidiose.

Arrivo a circa 30 chilometri da casa quando una serie di buche molto brutte mi fa volare via il cellulare che si frantuma irreparabilmente al suolo! Tiro le bestemmie di rito... ma almeno è uno smartphone da poco che cambierò con uno simile... anche se non ci voleva!

Negli ultimi chilometri allungo giusto per arrivare ai fatidici 100km (alla fine ne farò 101...) e giungo a casa con i piedi molto doloranti, altro acciacco che ogni tanto mi attanaglia.

Un uomo... brutto, ma felice!

Doccia veloce, preparo il pranzo anche per il figlio maggiore e affronto il pomeriggio senza problemi.

Ecco la traccia del giro:

Il giorno dopo è in programma un bel giro in moto con l’amico di sempre: lui guida il duo, in quanto detentore del Tom Tom che ci porta dalle parti del lago d’Idro sulle famose “coste” per poi deviare verso il Garda.


Stavolta scelgo la Street, per metterla e mettermi alla prova su delle strade “serie” e per capire se la sua nomea di “miglior naked di media cilindrata” non è un’esagerazione...

Mi sono ubriacato di curve: da quelle veloci e in percorrenza delle “coste” ai tornanti uno dietro l’altro, al misto molto stretto; finalmente ho tenuto il passo di Giampaolo senza problemi, grazie ad una moto che è un rasoio, veloce, facile, intuitiva, con un motore eccezionale e una ciclistica che racconta tutto della strada e che ti mette sempre a tuo agio! Fantastica!

Sulla salita di Bondone (da non confondere con il Monte Bondone)
Il compagno di scorribande e il mio lato migliore.
Nei pressi di una diga, tra il lago d'Idro e il Garda.

Inutile dire che i tratti più noiosi e affaticanti sono state le strade a scorrimento veloci, le tangenziali, che purtroppo abbiamo dovuto imboccare per accelerare i tempi. Di fatto, alle 15:30 ero a casa, dopo 380 km di puro godimento motociclistico!

L’inglesina mi è talmente piaciuta che... l’ho messa in vendita! Sì, ma per cercare una 765 (R o meglio RS) di seconda mano da tenermi per qualche anno e per portarla magari in pista: se tanto mi dà tanto...

Ebbene sì... ho avuto dei precedenti con lei!

Insomma, una “tre giorni” che nella sua non eccezionalità è stata per me una boccata d’aria fresca: forse il poter godere di questi momenti solo di rado li rende ancora più speciali!

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