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  • Immagine del redattore CET

Griso tramonto

Aggiornamento: 13 mag 2022

Smart working: permette di ritagliarmi qualche momento di vita in più.

A me come a tutti quelli che lo stanno provando; tanto che passare al 100% alle vecchie - di nome e di fatto - modalità lavorative sembra di tornare al medioevo.

Ma non voglio parlare di lavoro "agile" e della mentalità retrograda delle nostre lungimiranti italiche aziende.

Nonostante l'impegno aggiuntivo di portare il figlio più grande a scuola - quindi fine, per ora, delle uscite mattutine - un paio di giorni fa ho sfruttato la pausa pranzo per una veloce uscita in MTB.

Era da tanto tempo che non la usavo e complici il brusco calo di temperature, ho deciso di tornare alle andature un pochino più blande dell'off-road.

Continuo a preferire la pedalata potente e costante della BDC, steso sulla canna a "bucare la pazienza dell'aria"... ma anche il fuoristrada ha il suo perché, perfino sui nostri noiosi sentieri per lo più dritti e ghiaiosi.

Tornato a casa, dopo una doccia veloce, mi rimetto a lavorare, recuperando la mezz'ora in più spesa per il giro in bicicletta.

Stacco e il sole è già basso. Le temperature sono ulteriormente scese.

Ma ho voglia di una girata di moto, di Griso, di vibrazioni che ti salgono dallo stomaco.

I figli sono con la tata: scendo nel box, libero il cinghiale e lo metto in moto e come sempre si scuote contorcendosi come un cane bagnato, battendo al minimo il tempo della felicità con le sue sonore pistonate.

Mi copro a sufficienza e i 15 gradi dell'aria sono perfetti. Quelli del motore salgono velocemente, così come quelli del mio spirito: ho da poco rimesso il "trombone" originale - pesantissimo e meraviglioso - che risuona e gorgoglia come un basso tuba ad ogni apertura del gas. Le ombre lunghe del tramonto avvolgono le campagne disegnando un'atmosfera tipicamente autunnale, da favola; ed ecco che entro in quello stato di leggera euforia tipico delle endorfine, rilasciate a scaldarmi il petto. Ogni accelerata, un rilascio di endorfine, ogni curva, un sottile godimento, ogni borbottio gutturale, una soddisfazione.

Ok, non sto facendo chissà che e mi sento molto il crepuscolare "Gozzano" delle moto, che poi si chiamava "Guido"...

Sono a casa dopo la canonica mezzoretta, soliti giri, solite strade "decadenti". Ma tanto basta, mi deve bastare, e alla fine va bene così.

Grazie Griso, ancora una volta.

Griso al tramonto: stupefacente!

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