top of page
  • Immagine del redattore CET

Il mio EICMA 2019

Aggiornamento: 20 nov 2019


Un cretino che fa finta di essere uno serio

Difficile dire e scrivere cose non banali su EICMA, la fiera motociclistica forse più importante al mondo, almeno dal punto di vista del prodotto di serie, tali e tanti sono gli stand allestiti e le novità presentate dai produttori di tutto il globo.


Un’ubriacatura di moto, accessori, abbigliamento, e… bellissime ragazze!

Per non parlare degli “eventi” organizzati dentro e fuori dai padiglioni: interviste con piloti e personaggi del settore, prove su strada – o meglio su “piazzale” – di moto e e-bike, presentazioni in anteprima di prodotti di ogni genere, ecc…

Impossibile girarla tutta con la dovuta attenzione in una sola giornata!

Si parte con l'intenzione di non lasciarsi indietro nulla e si finisce correndo per non perdersi gli espositori più importanti.

Per non parlare della perenne distrazione delle...“hostess”, che danno il loro contributo al totale imbambolamento che piano piano ti coglie durante il pellegrinaggio che si fa sempre più casuale, mentre vaghi senza meta da uno stand all'altro.

Parti con la cartina in mano, risoluto e determinato come la peggior moglie all’IKEA la domenica pomeriggio e finisci col perderti dietro a quella bella motoretta cinese che manco hai capito se va a benzina o a batteria o a guardare con gli occhi sgranati la NR a pistoni ovali esposta in compagnia di altre “vecchie” glorie gloriosamente gloriose.

La magnificenza sbrodolante della NR ! Pistoni ovali e 8 (otto) valvole per cilindro...

Scooter?! Noooo, maiiiii… poi vedi che su quel cesso di Kymco Rinko spunta una dea con due… ehm… occhi meravigliosi… e non vuoi farci una foto?

E poi capita pure che ti chieda se le foto che le hai appena scattato appariranno su un qualche sito: ok, la 6D da 2Kg fa la sua porca figura e lei ti scambia per uno “serio”.

Tu, preso alla sprovvista, bofonchi qualcosa tipo “ehm… no… veramente no… ma se mi dai l’indirizzo email te le mando”… UN CRETINO !

La patonza che ti ha scambiato per uno "serio"...

Insomma, ma come inizia la “giornata EICMA”?


In realtà è già una tradizione consolidata. Da tre anni ti prendi questa giornata di ferie – il primo giorno di apertura riservato ai “plebei", ché i biglietti per i VIP e gli imbucati demmerda non li hai mai recuperati, tranne quattro anni fa, quando hai vinto uno pseudo-concorso online, ma poi ci sei andato da solo come un pirla… – insieme al tuo amico scemo, nel senso che insieme fate scemo+scemo, che non fa “due scemi” ma “molto di più scemi”!

Anche lui appassionato di moto, di bici e di… E che è nato il giorno dopo di te, quindi davvero affine, eppure completamente diverso. Ecco, mi sono spiegato.

Per l’edizione 2019 si è aggiunto un collega, che, bici a parte, aveva in comune gli stessi, ehm, interessi.

Quindi, formazione e tridente e via!


No, stop un attimo! Io e il mio quasi sosia Gianpaolo – nome di fantasia, ovviamente! – arriviamo in fiera con anticipo… con largo anticipo… larghissimo anticipo… sì, insomma… c’eravamo solo noi e pochi altri schizzati… cancelli chiusi… fuori al freddo… manco un cavolo di bar aperto… ad aspettare vestiti belli leggeri – un giaccone pesante sarebbe stato d’intralcio, eccheccavolo! – guardando gli addetti ai lavori passarci davanti e noi niente… a congelarci come degli imbecilli.

Al freddo e al gelo... aspetta e spera...

Fabrizio – altro nome di fantasia – non era ancora partito da casa…

Passiamo così una bella oretta - ma abbondante - a contemplare le tensostrutture di Rho-Fiera finché apre la biglietteria, dieci minuti prima dei cancelli, capirai...

Quindi 9:30 in punto, fuoco alle polveri, via alle danze, si entra finalmente!

Street Triple RS: mon amour !

Primo grande espositore: Triumph! E quindi Street Triple RS, la mia amata giovane e slanciata inglesina, per l’occasione rinnovata in parecchi dettagli, da tanto tempo corteggiata e con cui ho già scambiato qualche “effusione”, ma di lasciare la mia vecchietta tettuta e paffuta non ho ancora avuto il coraggio… 


Gianpaolo intanto si trastulla sulla versione figa della sua Thruxton: la nuova RS che per qualche cavallo in più e due chili in meno ti costa un rene, ma è proprio bella né! Se ci aggiungi un polmone c’è anche il pratico cupolotto vintaggio!

Nel frattempo, ci raggiunge il terzo (in)comodo che principalmente è lì per la Triumph e quindi… nuovo giro nuova corsa…

È già passata un’ora e siamo ancora al primo stand! 

Cerchiamo di recuperare velocemente e ci facciamo tutto d’un fiato Indian e Royal Enfield, la prima con le sue mastodontiche cruiser anti-Harley, la seconda con le economiche ma interessanti proposte anglo-indiane. Foto, finte pieghe, vere pheeeghe e, avanti un altro!

Il nuovo motorone raffreddato ad acqua di Indian
Royal Enfield: da non sottovalutare !

Riponiamo le cartine – io la butto proprio, visto che tra zaino e reflexprofessionalemapesacomeilcalcestruzzo non so proprio dove ficcarla… -  e cominciamo immediatamente a girare a muzzo!

Attraversiamo la Ducati, scattando foto qua e là, tra la nuova StreetFighter - un mostro da oltre 200 cavalli che, senza carena, ti promette di strapparti il collo ad ogni apertura decisa di gas - e le "Panigali", la -Ina e la -Ona. Poi la “solita” Scrambler in mille nuove fantasmagoriche versioni, compresa una irriconoscibile enduro bianca di cui mi sfugge il nome: sarà che non me ne può fregà dde meno delle enduro…

StreetFighter: sarà un osso duro per la Tuono V4 ?
Forza Dovi !

Poi, toh, una GC!

Anzi, una delle GC more beautiful than ever, quella con il 1380 powerflower, tutta carbonio, Ohlins, Zard artigianale che ci lasceresti il rene che ti è rimasto: di gran lunga la Guzzi più bella del salone… ovviamente non prodotta da Moto Guzzi: per i pochi derelitti che non la conoscessero è una sportiva su base meccanica “serie grossa con Carc” (Griso, Stelvio, Brevona, ecc…) su telaio pensato, sviluppato e ingegnerizzato dai fratelli Guareschi, da lì GC (Guareschi Claudio, in ricordo del papà, scomparso da pochi anni). In pratica se vuoi una Guzzi da pista, l’unica vera scelta è quella, ed è uno spettacolo!

Una "GC Corse" in assetto da combattimento !

Di fianco una V7III in allestimento trofeo Fast Endurance, altra intuizione del diabolico duo che, con l’avvallo di mamma Guzzi, ha dato il via quest’anno alla prima edizione dell’omonimo trofeo che ha avuto un bel successo di partecipanti, pubblico e riscontro da parte della stampa. Bravi Guaro e Vitto!

Passiamo oltre e intravedo “Superbike Italia”… mmmm… lì di solito… non si sbaglia mai… e infatti scatta la foto con la panterona d’ordinanza!

Superbike Italia: sempre una garanzia !
Una Mondial versione "ramarro" e anche un po' "tamarro"!

Dopo alcuni marchi più o meno noti, tra i quali troviamo alcune interessanti proposte di una rediviva Mondial, arriviamo all’Aprilia, in cui spiccano le due moto che mi interessano di più del salone: la sportiva RS660 e la sorellina con il manubrio alto “Tuono 660”, diventata ormai la “Tuonina”.


Mi piacciono entrambe! Ero partito infatuato follemente di quest’ultima ma dopo aver provato la seduta della carenata, scopro che è tutt'altro che costrittiva: semi-manubri alti e aperti, pedane al posto giusto, serbatoio dall'ottima “presa”… insomma, sono da provare entrambe.

Eccola, la "Tuonina" !

Quando? Ecco… come al solito per il gruppo Piaggio si prospettano tempi biblici per la commercializzazione...

“Ma quella bionda lì è quella che tre anni fa era sulla Tuono!” Sì, il mio database, su certe cose, non sbaglia un colpo!


Uno sguardo alla Tuon-ona, all’RSV4 Factory con le sospensioni semi-attive Ohlins e si passa oltre, ché in un attimo siamo in zona piadina: per aumentare l’autonomia mi sgranocchio allegramente una barretta multi-frutta, multi-cereali, miele e sarcazzo fregata alla muliera: mmm, niente male!

Stendo un velo pietoso sulla "mia" Moto Guzzi: in un salone in cui bene o male tutte le case vogliono stupire con effetti speciali, nessuna novità, nessun prototipo, niente di niente, a parte una V85TT color diarrea con due borse laterali e una V7III Racer 10th Anniversary de li mortacci tua con due strisce rosse e un cupolotto nuovo. Pessimismo & fastidio!

Ma attenzione: senza accorgercene ci ritroviamo nell'unico padiglione dedicato alle pseudo-moto-pseudo-elettrificate-pseudo-cinesi. 

E in un attimo il dramma: sul volto sconsolato di una bella biondina si scorge l’orrore di appoggiare le sacre chiappe su di un… catafalco che solo in Cina… ma no… “Design(ed) in California” scritto in lettere (de)cubitali in casa "Hadin". Una roba che neanche un Go Nagai in preda agli acidi degli anni ’70 avrebbe mai affidato al suo eroe più sfigato! Non ci credete? Eccola:

Design in CalifoLnia !

Ed è stata pure apprezzata da un notissimo sito on-line, di cui non faccio il nome per carità di patria...


È la volta della Kawasaki, con le sue moto manga sovralimentate da una parte – la Z H2 nuda sarà potentissima ma è bruttina, mentre l’originale e ignorantissima H2 R ha il suo sporco perché... - e la “heritage” W800 dall’altra; passando per le enduro stradali, bruttine pure quelle, fino alle sportive pure, eredi di quelle Ninja che da ragazzo mi facevano tanto sangue – la mia prima volta in pista, a Monza, con una ZX-6R gentilmente offerta dalla casa di Akashi - ma che adesso non mi attirano più di tanto: starò invecchiando ? Forse...

Qui sotto una slideshow:

Interessante la neo-vintage Z900RS, anche se non più una primizia, molto bella nella nuova colorazione verde metallizzato con strisce gialle, che richiama paro paro la livrea dell’omonima mitica antenata, presente al suo fianco.


Tra i caschi, nota di merito per HJC, non tanto perché è la marca del mio, ma per le “testimonial” davvero da menzione d’onore! Nel mio solito DB riconosco una delle tre: una volta ragazza Kawasaki, nonché Monster Energy e spesso presente sulla pitlane della MotoGP. Non mi sfugge nulla, non mi sfugge!

HJC: #1 in the world ! Oh Yes !

Harley-Davidson: non mi hanno mai attirato particolarmente, anche se prima o poi mi piacerebbe provarne una, ma se aspetto ancora un po’, a parte la (mia) età mi rimarranno solo modelli afoni.


Eh sì, perché va dato atto alla HD di aver avuto il coraggio di investire in un modello che è agli antipodi rispetto a ciò che questa marca ha sempre rappresentato: sto parlando della LiveWire, uno dei primi esempi di moto elettrica con un certo “carattere” e che promette di piacere sia da ferma che in movimento. E in effetti devo ammettere che dal vivo non è niente male! Curiosissimo di provarla... 

LiveWire: una delle HD più interessanti e... leggere !

Presentati anche il nuovo motore raffreddato ad acqua – altro coraggioso “oltraggio”ai puristi – e i prototipi semi-definitivi dei primi modelli che lo andranno a montare: una originale – ma bruttissima – endurona e una muscolosa nuda, anch'essa non particolarmente eccitante.


Arriviamo a Honda, con la sua nuova arma termonucleare per tornare a vincere in SBK, ovvero la CBR 1000 erre erre erre RRR erre! Un mostro da oltre 217 CV con alcune soluzioni, soprattutto di motore, derivate direttamente dalla MotoGP: vista, salito, fotografata... ma come tutte le 1000 sportive di oggi, la trovo semplicemente esagerata, sprecata per il motociclista medio e neanche particolarmente originale, per quanto equilibrata e in qualche modo “rassicurante”.  Nota a margine: le alette aerodinamiche annegate nella carena ricordano di brutto le prese d’aria laterali dei vecchi IVECO Turbostar...

Vista di 3/4 posteriore della nuova... CBR 1000 RR-R
La "solita" Africona...

Molto più figosa la piccola Monkey, vista in versione “truccata” in un altro stand...

Honda Monkey: un mito, una leggenda !

Momento di estasi mistica allo stand WD40, il miglior amico dell’uomo... eh sì... sì sì sì...

WD40: il miglior amico dell'uomo !

E quindi scatta la pausa pranzo, con focaccina al volo pagata a peso d’oro.

Poi capita che ti pisci, esci dal bagno e ti trovi davanti una roba così! Ovviamente hai al collo la Reflex e non te lo fai ripetere due volte:

Cosa sia poi quella macchinetta lì dietro... boh...

Ed è il turno della MV Agusta: qui ci sono vere e proprio opere d’arte, in uno stand davvero ben fatto, con le solite buonissime mele gentilmente offerte dalla casa di Schiranna a riempire il cassone di una Ape Piaggio d’altri tempi.

Moto meravigliose dicevo ma... come si fa a vestire in quel modo le hostess!!! Jeans lunghi e larghi, scialbe t-shirt bianche o nere, cappellacci sgraziati... ma daaaaiiiii! Dov’è la bionda dell’anno scorso avviluppata dai pantaloni in pelle che svettava sulla SUPERVELOCE Serie Oro?!

Per carità, non si butta via niente... ma quei jeans ? E gli scarponi ? Ma no, dai !

Per il resto, che dire? La nuova Brutale 1000, anche nella versione RR è stupenda, come pure tutte le altre. Ecco, forse la SUPERVELOCE per i “poveri” - appare decisamente meno affascinante della Serie Oro, pur con un prezzo di vendita per poveri molto “ricchi” …

Rimangono per me, alcuni grossi dubbi sulle MV: affidabilità? Costo dei ricambi? E soprattutto: assistenza?

La SUPERVELOCE plebea !
La Dragster dal punto di vista giusto: quando lo aggiorniamo quell'orrendo LCD ?
Non vi basta la Brutale 1000 ? Ecco una special ancor più esclusiva !
Colpo d'occhio non male !

Dalle prestigiose ed esclusive MV, passiamo alla più generalista Yamaha, anche se la R1M non è esattamente un mezzo del vulgo...

R1M, non la buttiamo, dai !

Niente grossi sussulti per me dalla casa dei tre diapason: bellino il nuovo musetto della Tracer 700, ma trattasi di pseudo-finta-endurina-stradale... ergo... fottepocoeniente...

La "nuova" tracer 700 con il musetto in stile R1

Molto bella la special tassellata su base MT-07: sarà per via di quell'azzurro pastello che mi fa impazzire, ma l’ho trovata di grande impatto, senza essere troppo vistosa. Bravi i preparatori!

Eccola:

Fantastiche come sempre le Ohvale, vere minigp. Che poi per me che sono diversamente alto, tanto “mini” non lo sono neanche ! Propongo uno sconto di almeno il 50%! per i fortunati “compatti”.

Un modell(ino) sulla Ohvale: perfetta !

E quel minchia di Giapponese che è salito sul palco dell’Aston Martin per fotografare la moto realizzata in collaborazione con Brough Superior?

Sulle prime pensavo fosse un esercizio di stile, poi ho scoperto che sarà in vendita così com'è... alla modicissima cifra di CENTOOTTOMILA EURO. Va bhè.


E il Giapponese? Non si è ancora tolto dai maroni ed è ancora lì a far foto...

Aston Martin: anche con le moto non se la cava tanto male !

Bene Benelli, molto bene!

Motine interessanti, neanche tanto “ine” ormai: design moderno, con qualche chiccha qua e là, molta determinazione a guadagnare ulteriore mercato. Niente male per la marca italo-cinese. E poi rimarchevoli le amazzoni: in particolare, una volta tanto, la più “vestita”, che a momenti mi buca il sensore della reflex...

Benelli ? Bene, molto bene !

Abbastanza demenziale, nella sua arroganza teutonica, lo stand BiEmFe, con tanto di anfiteatro e rampa di scale che porta al... nulla: due le moto esposte ai “piani alti”!

Tutto il resto si trova “dietro” al palco...

Anche la signorina era perplessa...

Comunque non male la nuova nuda F900R e pure la XR – ma rimane un’endurona... quindi... 

Pur non essendo nelle mie corde, la più bella dello stand, a mio avviso, rimane la monumentale R18, ormai in veste definitiva, esempio di come sia possibile produrre una cruiser vintaggia e al tempo stesso moderna nei contenuti, con richiami fortissimi al passato e con un design, soprattutto della meccanica, strepitoso, tutto nuovo eppure commovente nei suoi richiami alla tradizione di marca. Mamma Guzzi, prendi appunti... molti appunti... e soprattutto, INVESTI!

la R18: esempio di modernamente classicissima !

Veloci passaggi dalle sempre simpatiche “Caballero” - anche le hostess... simpaticissime... - e dallo stand Husqvarna, ovvero le KTM un po’ più belle. Nuovi colori e allestimenti per le Vitpilen e soprattutto un listino rivisto verso il basso, chè mollare quasi 10.000 euro per una monocilindrica a molti è sembrato un po’ troppo...

La Norden? Bella, come detto molto più piacevole delle cugine KTM ma è un’end... ecco!

Il cockpit minimalista della Vitpilen 701
La "simpatica" Caballero...

E finalmente siamo nello stand arancio, che neanche i tifosi di Verstappen! Ci accoglie un “Muffami muffami muffami” appalla mentre un Tony Cairoli a caso lancia cappellini agli astanti come se non ci fosse un domani.


Il Tony nazionale che se la gode sul palco della KTM

Colgo l’occasione per salire su una Duke 790 ricca di “Power Parts”, in particolare riser manubrio ribassati e pedane arretrate eeeeeee... come per magia, ecco che la seduta da motard che non mi ha mai convinto si trasforma in qualcosa che si avvicina “pericolosamente” a quello che cerco, con un discreto carico sull'anteriore e piedi che si stendono all'indietro. Azz, la 790 entra di prepotenza tra i miei sogni di moto teppistica, affiancando le già citate Street Triple RS e Aprilia (RS o Tuonina) 660. Anzi... poco più avanti trovo la sua naturale evoluzione, la 890R ... con ancora più birra nel motore e dotazioni ciclistiche di un certo livello! 

Riser ribassati per una 790 ricca di "Power Parts"

Cosa manca alla 790 o 890R per spodestare le altre due nella mia personale classifica di sogni erotici a due ruote? Non ho mai digerito il già citato “Kiska accetta style" e la finitura e l'attenzione per i particolari non sono proprio eccelse: insomma, dal vivo delude un po’, ma rimane una delle moto che più mi fa prudere le mani, più del “mostro” 1290R che fa capolino lì vicino, che nella livrea blu/arancio non è poi così male.  

Un po' di blu in un'ubriacatura arancio...

E adesso un minuto di silenzio per la Suter 500 2T. Chi non la conoscesse si può anche buttare nella Muzza, adesso che è inverno.

Porno Suter !

Ho già parlato di Morini? Delle belle “Milano” (nerazzure e rossonere...) e della interessante ma non particolarmente intrigante 6emmezzo?

Parata "milanese"

Per Morini vale un po’ il discorso delle MV: belle moto... ma l’assistenza inesistente e l’affidabilità un tantinello precaria ne fanno un “instant bara”: non la rivenderai MAI!

Tra le “grandi” rimane la Suzuki, in cui l'unica vera novità è la nuova V-Strom, assolutamente lontana dai miei desideri. Compensa la fauna...

Un posticino nel cuore per la Katana, disegnata dalla stessa matita che ha concepito a suo tempo la mia amata Griso !

Oltre a tutto questo, un bailamme di cineserie assortite, di ebike sempre più presenti, di moto da corsa esposte un po’ ovunque, DJ, VJ, blogger, vlogger e tutto il bestiario da fiera possibile immaginabile, dai ragazzini bigianti e arrapati, ai settantenni nostalgici passando per 40-50enni bavosi che fanno i supergiovani ma che per farsi scattare una foto in piega sull’Aprilia di Iannone si procurano un dolorosissimo stiramento all’interno coscia...

La faccia da "Maniac" c'è...
Strani incontri...
Il bavoso di cui sopra...

Alla fine vale la pena ‘sta benedetta fiera?

Assolutamente sì! Non solo per le moto, non solo per le ragazze, ma soprattutto per passare una giornata di cazzeggio puro e sfrenato in compagnia di amici a sparare minchiate e a scattare foto a destra e a manca a ciò che più ti piace. 23 Euro (anzi 15, con lo sconto FMI...) che alla fine si possono anche buttare se quando torni a casa, con i piedi dolenti, hai ancora il sorriso stampato sui denti e sei pronto a sciropparti le 540 e rotti foto che ti sei sparato durante la giornata.

Pirla sempre e comunque !

Nota finale: per evitare il traffico dell’odiata tangenziale milanese, il mio compagno di merende ha ben pensato di farsi “guidare” da Google Maps finendo per passare in stradine che a momenti diventano sterrate... anche questo è l’EICMA...


103 visualizzazioni1 commento

Post recenti

Mostra tutti

S1000R

Post: Blog2_Post
bottom of page