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Moto Guzzi Griso: ma che moto è ?

Aggiornamento: 27 set 2018


...è anche questo...

La Griso fu una scommessa, una delle tante di quel sognatore di Ivano Beggio.

Non era una nuda come le altre, un po’ troppo lunga e pesante per essere veramente una sportiva, ma con una posizione di guida lontana delle classiche “cruiser”, stile Harley Davidson.

Soprattutto si lasciava guidare con una leggerezza inaspettata, tanto che i collaudatori spinsero per dotarla di pedane inusitatamente “alte” e arretrate per la tipologia di moto… perché l’ottima ciclistica li portava spesso a consumarle per terra…


E la linea ?


Ancora oggi sorprende ! Moderna e classica nello stesso tempo. Originalissima, opera di quel genio di Marabese o meglio di uno dei suoi collaboratori, ovvero Rodolfo Frascoli.

Nacque inizialmente con un 1.100 a due valvole per cilindro, derivato da quello dalla V11, ovviamente bicilindrico a V di 90 gradi frontemarcia e raffreddato ad aria.

Potente quanto basta, poco meno di 90 cavalli, con una bella coppia, pastoso e morbido sotto al polso, grazie anche ad un cardano eccezionale, il famoso C.A.R.C. (acronimo scelto in onore del genio di Giulio cesare CARCano), che ne rendeva la presenza quasi inavvertibile.

Poco dopo arrivò l’850, ma soprattutto il 1200 8V che diede alla Griso la grinta che si meritava !


Un motore dalla doppia personalità: ai bassi e medi regimi gira pacioso e sornione e forse gli manca un pochino la coppia e la schiena che ci si aspetterebbe da un bicilindrico con due pistoni grossi così; ma superati i 5000 giri “esplode” con veemenza inaspettata, allungando fino ad oltre 8000 giri e sbattendo contro il limitatore in piena rincorsa, per niente in affanno: niente male per un “vecchio” e grosso bicilindrico raffreddato ad aria !

E poi il sound: si passa dal classico “ticchettio” da macchina da cucire – e che tanto mi ricorda le V50 dei vigili urbani di quando ero piccolo … - a un vero e proprio “latrato” nel momento in cui il motore cambia “registro” e fa la voce grossa !! Ecco, quell'urlo basso e cupo accompagnato dai gorgoglii baritonali in rilascio vale il prezzo del biglietto. !


Una moto quasi bipolare: è tranquilla e a tratti quasi svogliata alle basse andature ma quando la si pungola con il polso destro lei non si tira indietro, anzi, ti sfida sfacciata, come a dirti “io sono pronta e tu sei in grado di assecondarmi ?”. C’è di buono che non tradisce: la sua ciclistica, magari un po’ seduta e “lunga” le dona sempre stabilità e aiuta a rimediare a errori del pilota o a salvarsi da situazioni impreviste incontrate lungo la strada. Va guidata pulita ma in modo deciso, va buttata in curva senza indugi ma senza violenza, pena qualche reazione di troppo.

Se non lo si è ancora capito, è una signora da rispettare ma ancora in grande forma e che sa dare grandissime soddisfazioni !


La Griso: una MILF con due cilindri così !

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