top of page
  • Immagine del redattore CET

Piove, cazzomene !

Di solito quando piove, evito di allenarmi in bici. Piuttosto mi “rifugio” in piscina.


Correre a piedi è molto diverso: l’acqua è decisamente meno fastidiosa e anche se fa freddo, ci si scalda molto di più.

Purtroppo per problemi alle ginocchia – che comunque prima o poi dovrò risolvere seriamente – non corro a piedi da anni. E comunque, dopo il mio rovinoso incidente dello scorso anno, mi hanno sconsigliato l’attività da podista.

Quindi le alternative sono la bici (che è la mia vera passione “sportiva”) o la piscina, su cui ho “ripiegato” qualche anno fa quando sono stato costretto ad un stop ciclistico durato anni, a causa di una sciatica che solo tre anni fa mi hanno curato “decentemente”. Insomma, non sono mai al 100%, ma me ne frego e pedalo lo stesso…


Sabato mattina scorso era prevista pioggia, ma al momento di decidere – la mia “finestra” utile è dalle 10:30 circa fino all'ora di pranzo – non pioveva anche se le previsioni restavano pessime.

Per una volta me ne sono fregato, ho messo in saccoccia la micro giacchetta anti pioggia e sono partito verso la campagna cremasca.

Dopo pochi chilometri, come da copione, ha iniziato a piovigginare – maledetto “IlMeteo” che c’azzecca sempre… - per poi intensificarsi a 10 chilometri circa da casa. A quel punto che fare ? Torno indietro o proseguo per completare i 40 km “minimi” ?

Con una settimana di previsioni pessime davanti, ho deciso di sfruttare la giornata e di continuare.

La temperatura non era male, anzi, 12 gradi a fine ottobre sono fuori stagione.

Piano piano cominciarono ad inzupparsi i guanti e le scarpe – mannaggia, potevo indossare i copri-scarpe !

Ad oltre metà del giro cominciavo a patire la pioggia incessante, anche perché in quel momento ero pure contro vento. Cheppalle, non smetteva proprio, anzi, aumentava !


Ma le gambe giravano e bene e così ho cominciato a cambiare il mio “stato mentale”: ma non volevo andare in piscina ?... beh… eccomi accontentato !!!

Da lì in poi l’acqua è stata la mia compagna di viaggio, non cercavo nemmeno di schivare le pozzanghere: ormai ero zuppo. La temperatura “mite” mi aiutava a sopportare la situazione “umida” e al ritorno il vento ha cominciato a soffiare favorevole.

Già, il ritorno: mi son fatto gli ultimi 15 chilometri a velocità più consone ad una bici da corsa, piuttosto che ad una mountain bike !!! E mi sono divertito da matti, a sentire l’acqua contro la faccia e le pozzanghere riempire le scarpe, mentre sfrecciavo a 28 all’ora sulla ciclabile. Ma che bello !


Le gambe giravano a meraviglia e mi sentivo circondato e “inondato” dalla natura come non mai !

Certo, il giro non è stato lungo, poco meno di 40 km, ma sono stato pur sempre un’ora e mezza abbondante sotto la pioggia. Tranne gli ultimissimi chilometri: giunto a Lodi ha smesso...

Non l’avrei mai detto e invece un giro di sofferenza pura si era trasformato in un parco giochi per bambini cresciuti ! Mi sono sentito come mia figlia di 5 anni che quando piove, nonostante le raccomandazioni, cerca sempre ogni pozzanghera per saltarci dentro e inzupparsi sistematicamente i piedi…

Certo, dopo due giorni le scarpe sono ancora zuppe… e dovrò ricorrere all’asciugacapelli… ma amen…


Insomma, a volte la fortuna aiuta gli idioti, più che gli audaci… e stavolta è toccato a me !


Machimelhafattofare ?!

7 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page